Oggi si rivendica il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di là di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativo. Maschile e femminile sono radicati nei corpi ed è un dato incontrovertibile
Tutto questo andrà a discapito delle donne? Credo proprio di sì: oggi per essere donna, si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, l’essenza, la differenza. Le donne sono le prime vittime dell’ideologia gender. La pensano così anche molte femministe“. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a Grazia, in edicola domani.
A una donna che sta per abortire “direi di provare a darsi una possibilità, che non è sola, che lo Stato le darà gli strumenti necessari per non negare a se stessa la gioia di crescere suo figlio, di metterlo al mondo nelle migliori condizioni possibili”, ha affermato la premier che ha parlato anche dell’utero in affitto.
“È la legge italiana a dire che questa pratica non è lecita, non io – ha sottolineato -. Non credo che commercializzare il corpo femminile e trasformare la maternità in un business possano essere considerate delle conquiste di civiltà. L’utero in affitto è la schiavitù del terzo millennio e non mi rassegnerò mai all’idea che possa essere l’esito di secoli di lotte per i diritti delle donne”


