Solo a Milano, nel 2021, i centri antiviolenza e le case rifugio della Rete antiviolenza hanno accolto oltre 1800 donne, promuovere l’indipendenza socioeconomica delle donne significa rendere le politiche socio-lavorative sensibili alla dimensione di genere e ai bisogni di coloro che entrano o rientrano nel mercato del lavoro.
L’obiettivo è costruire degli interventi per accompagnare le donne nel rafforzamento delle competenze e per raggiungere l’indipendenza, a partire da quella economica, attraverso formazione e inserimento lavorativo. Il protocollo è un primo passo per favorire l’autonomia delle donne e un segnale di presa di responsabilità delle istituzioni cittadine e di tutte le componenti della società che si impegnano per contrastare il fenomeno della violenza di genere.
Fra le attività che saranno realizzate attraverso l’implementazione del Protocollo vi sono: sessioni di formazione svolte dalla Rete antiviolenza per gli operatori dei Centri per l’impiego di AFOL; azioni di sensibilizzazione delle aziende; analisi dei bisogni formativi e lavorativi delle donne accolte dalla Rete antiviolenza; piani di empowerment volti all’inserimento socio-lavorativo ma anche al mantenimento del lavoro e alla valorizzazione delle competenze delle donne; un’attività di monitoraggio e valutazione finalizzata a comprendere l’impatto del protocollo e delle procedure operative sui percorsi co-costruiti con le donne



