Il Consiglio dei ministri del Governo Rama, nella riunione di giovedì scorso, ha decretato che il dicastero del bilancio, oggi guidato dall’onorevole socialista Petrit Malaj, sarà il rappresentante dello Stato nella società per azioni della Banca albanese di sviluppo, istituzione creata con l’obiettivo di avvicinare l’Albania alle migliori esperienze delle banche pubbliche vigenti nell’Unione Europea

Al Ministero delle finanze sarà assegnato il cento per cento, quindi la totalità del pacchetto azionario, in questa prima fase di operatività del neo costituito ente pubblico funzionale che il Primo Ministro Edi Rama e la Ministra dell’industria Delina Ibrahimaj hanno più volte definito come il livello operativo delle politiche economiche e di sviluppo dell’economia reale nei contesti settoriali, aziendali e geografici altrimenti non facilmente finanziabili alle ordinarie condizioni di mercato.

La Banca albanese di sviluppo è nata grazie alla collaborazione con il prestigioso istituto finanziario italiano di Cassa Depositi e Prestiti, e da questo punto di vista segnerà una svolta anche di tipo culturale per quanto riguarda le attività di inclusione finanziaria diffusa tramite le operazioni di raccolta e gestione del risparmio presso le Poste.

La nuova istituzione non si porrà in concorrenza con gli istituti di credito commerciali retail e di secondo livello, poiché la regolazione della legge istitutiva e dello statuto societario prevedono modalità di intervento sussidiario espressamente orientato ai settori sotto/finanziati o non finanziabili dai primi in termini di garanzie reali.
La Banca albanese per lo sviluppo, a favore di progetti imprenditoriali con elevato potenziale di impatto sociale, occupazionale e geografico, raccoglierà fondi attraverso una varietà di canali e meccanismi, tra cui l’accettazione di fondi rimborsabili dal pubblico e altri strumenti di educazione e inclusione finanziaria, e – aspetto di grande rilievo organizzativo ai fini dell’ulteriore integrazione della presenza albanese nei mercati comunitari europei – potrà istituire filiali e sussidiarie sia all’interno e all’esterno del territorio della Repubblica d’Albania.


