La titolare del dicastero del Turismo presso il Governo Rama, intervistata dalla Radio televisione pubblica Albanese nel corso della Fiera Internazionale del settore a Berlino, ha evidenziato il valore della Dignità alla base del successo ricettivo del Paese che punta a un’accoglienza non di massa ma adeguata alle esigenze di un certo sia medio che d’élite
“Ciò che ha unito tutti in una grande emozione condivisa, Albanesi e cittadini stranieri, gli oltre cento operatori privati e i molti enti statali che hanno partecipato a questo evento fieristico mondiale, è la parola Dignità, diventata sinonimo di professionalità e di alto livello di diversificazione dell’offerta, tale da portare un sempre maggiore numero di persone a recarsi per la prima volta in Albania, a tornare per la seconda volta o a ritornare perché moltissimo resta ancora da vedere”.
Lo ha dichiarato l’onorevole Mirela Kumbaro, ministro del Governo Rama per le politiche turistiche e ambientali, dal grande palcoscenico prestigioso della fiera di Berlino, dopo lo strepitoso riscontro avuto dallo svolgimento della cerimonia di apertura svolta dalle Istituzioni del sistema Albania in quanto Paese ospite d’onore della kermesse.
Per quanto riguarda le previsioni sul numero di turisti che si prevede visiteranno la Porta dei Balcani nel corso del 2025, il Ministro Kumbaro ha sottolineato, in riferimento ai dati dei primi due mesi dell’anno, che la proiezione possa spaziare da un 14 a un 20 per cento in più al confronto con il 2024, e ciò in ragione della oramai consolidata destagionalizzazione dei flussi di arrivi e presenze.

“Non voglio fornire previsioni su come dovrebbe evolversi quest’anno. Il 2024 si è chiuso con quasi 12 milioni di turisti stranieri che è una cifra impressionante e promettente. D’altra parte, i Tour operator già adesso parlano di prenotazioni concluse per l’intero arco dell’anno e lamentano che la domanda espressa dai potenziali visitatori è superiore alla capacità ricettiva, il che ci porta all’esigenza di procedere alla costruzione di strutture ricettive ascrivibili alle più diversificate tipologie, dagli agriturismi alle pensioni, fino agli hotel e ai resort – ha dichiarato l’onorevole Kumbaro – L’Albania ha bisogno di una ricettività di lusso, a 4 e a 5 stelle, in grado di generare reddito e potere d’acquisto. Pensiamo vi sia necessità di un turismo sostenibile, a più elevata capacità di spesa e di soggiorno”.
L’imperativo è quello di un settore che continui a guardare sempre al ceto medio, ma con una crescente attenzione a visitatori ogni volta più esigenti e attenti alle bellezze e alle eccellenze offerte dal Paese delle Aquile. “L’Albania non ha bisogno del turismo di massa, e d’altra parte non potrebbe permetterselo. Il ceto medio, viceversa, dispone già ora di un’offerta esaustiva e diffusa. La vera sfida è una ricettività che incentivi un più alto livello di cura e di manutenzione del territorio da Nord a Sud. Si tratta di un’ambizione molto grande, con progetti avviati dai più famosi architetti albanesi e mondiali e che diventeranno realtà nei prossimi cinque anni – ha aggiunto in conclusione l’onorevole Kumbaro – Oramai il settore dell’accoglienza si è tradotto in una vera e propria industria, e anche altri settori dell’economia stanno convergendo verso questa realtà, e l’agricoltura ne è un esempio”.






