In Italia, dal 1 gennaio al 30 novembre 2025, al sistema nazionale di sorveglianza integrata morbillo e rosolia sono stati segnalati 485 casi di morbillo, di cui 12 nel mese di novembre.
E’ quanto emerge dal numero di dicembre 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News. Nonostante la presenza di un vaccino efficace, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha recentemente sottolineato che nel 2024 si stima siano morte circa 95.000 persone a causa del morbillo, per lo più bambini sotto i cinque anni.
L’incidenza più elevata nella fascia di età 0-4 anni
Sul tema del morbillo, nelle scorse settimane e’ stata inoltre condotta una simulazione interistituzionale guidata dall’OMS, finalizzata a testare la capacità di risposta del Servizio sanitario nazionale (Ssn)ad una possibile epidemia. Sono 20 le Regioni/PPAA che hanno segnalato casi nel 2025, ma il 64,3% arriva da sole 5 Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia).
L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni, tuttavia, l’incidenza più elevata si osserva nella fascia di età 0-4 anni e sono stati segnalati 22 casi in bambini sotto l’anno di età.
Lo stato vaccinale è noto per il 94,2% dei casi, l’86,7% erano non vaccinati al momento del contagio. Circa un terzo dei casi ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze piu’ frequenti sono state epatite/aumento delle transaminasi e polmonite. Tra i casi segnalati, 48 sono operatori sanitari. Da Oms appello alla vaccinazione
“La vaccinazione è l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze – ricordano gli autori del report -. Due dosi conferiscono una protezione di circa il 97%. Per prevenire la diffusione del virus e dei focolai, è necessario raggiungere una copertura almeno del 95% con due dosi a tutti i livelli subnazionali.
Tuttavia, in Italia, la copertura per due dosi nei bambini di 5-6 anni di età è pari all’ 84,8% (dati 2023), e nessuna Regione ha raggiunto la copertura del 95% per la seconda dose.
Oltre a rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, è fondamentale recuperare la copertura in adolescenti e adulti e assicurare che anche gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati, tutelando se’ stessi e i pazienti più fragili. Prima dei viaggi internazionali, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale”.



