Giorgia Meloni ritrae gli attivisti italiani della Flotilla come falsi e irresponsabili perché, se Israele uccidesse qualcuno di loro , Meloni potrebbe giustificare la sua decisione di non aprire una crisi con Israele.
In sintesi, la strategia di Meloni per manipolare l’opinione pubblica si divide in tre fasi sulla base di un’analisi previsionale: un’analisi di eventi futuri immaginati come probabili.
Nella prima fase, con l’aiuto dei giornalisti filo-Netanyahu nelle TV italiane, Meloni ritrae gli attivisti come un gruppo di pazzi che agisce non per il bene dei palestinesi, ma per danneggiare il governo Meloni.
o falsi, malvagi e “dietro di loro c’è Hamas”, come ha detto ieri sera un giornalista a Rete 4 da Francesca Barra e Roberto Poletti.
Nella seconda fase, gli attivisti italiani vengono uccisi (analisi di scenario).
Nella terza fase, Meloni ribadisce la sua alleanza con Netanyahu per il genocidio dei palestinesi accusando gli attivisti italiani di essersela cercata mentre le bare degli italiani scorrono sullo schermo.
Scusate la crudezza, ma sto soltanto descrivendo il lavoro che viene fatto dagli analisti dei governi dietro le quinte quando si verificano crisi internazionali come queste. In queste crisi, la manipolazione dell’opinione pubblica è tutto.
