Genova piange l’ennesima morte sul lavoro. Questa mattina ha perso la vita un operaio metalmeccanico che stava lavorando presso le Riparazioni Navali
Sono ancora una volta le aree portuali il teatro di questa nuova sciagura: nello scorso dicembre un altro grave incidente costò la vita ad un operaio all’interno dei piazzali del terminal di Genova Pra’.
Un episodio dimenticato troppo in fretta dalle istituzioni, dal mondo imprenditoriale, dall’opinione pubblica. Gli incidenti sui luoghi di lavoro sono ormai considerati delle tragiche fatalità, già messe in preventivo da chi desidera un mondo del lavoro sempre più rapido, efficiente e soprattutto redditizio. Così turni massacranti, subappalti a cascata, assenza di qualsiasi tutela per i lavoratori diventano la normalità, con tutto il carico di tragedie che ciò comporta.
Oggi assistiamo con rabbia al solito tragico rituale che si ripete: il cordoglio di prammatica delle istituzioni, il grido di allarme dei sindacati, il silenzio “assordante” di Confindustria e delle altre organizzazioni padronali. E domani tutto tornerà come prima, fino alla prossima vittima.
Ora basta!
Il fallimento delle sciagurate politiche ultra-liberiste dei governi che si sono succeduti negli anni è sotto gli occhi di tutti: delocalizzazioni, perdita di diritti dei lavoratori, aumento della precarietà, carenze di sicurezza. Un passo indietro di decenni. Un favore agli imprenditori senza scrupoli e ai loro profitti.
Occorre una volta per tutte un radicale cambiamento del mondo del lavoro, che metta al primo piano la garanzia della salute e della sicurezza, attraverso la piena responsabilizzazione del datore di lavoro in tema di sicurezza, l’inasprimento delle sanzioni per le aziende non in regola con i requisiti sulla sicurezza, l’emanazione di leggi che aumentino i tempi per la prescrizione dei reati sul lavoro, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, una profonda revisione del sistema degli appalti.
Il Partito comunista italiano auspica una pronta mobilitazione generale di tutto il mondo del lavoro e come sempre è pronto a fornire il proprio contributo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta: per fermare questa strage dobbiamo farci sentire!
La Federazione ligure del PCI si stringe al dolore di familiari, colleghi e amici del lavoratore deceduto questa mattina, e sostiene lo sciopero dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali e dell’Ente Bacini del Porto di Genova.



