Cosa cambierà
Dopo le osservazioni, espresse da Epam (Associazione pubblici esercizi) con Confcommercio Milano, il Consiglio Comunale ha previsto criteri selettivi e rigorosi per arrivare, nel tempo, a un migliore equilibrio in città del numero di attività.
“Il nuovo regolamento dei pubblici esercizi – commenta Lino Stoppani, presidente di Epam – può diventare lo strumento in grado di accompagnare in modo nuovo i cambiamenti sociali e urbanistici della città, limitando o prevenendo i danni causati dalla concentrazione di attività in alcune aree”. In particolare sono state individuate aree tutelate e a elevata tutela dove si disciplinerà in modo più restrittivo il rilascio di nuove autorizzazioni commerciali sia per aprire sia per trasferire un locale.
Nelle zone a maggior tutela non sarà, infatti, più sufficiente presentare la Scia per aprire una nuova attività, ma si dovrà sottoporre la richiesta agli uffici comunali. Queste aree sono state individuate in base a diversi fattori come la concentrazione di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di artigiani alimentari già presenti, il numero di reclami ed esposti presentati nell’ultimo anno e infine la presenza di luoghi sensibili e di beni di interesse storico-culturale.



