Napoli (FI): “Conte ammette errori, ma lo spartito cambia poco”

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“Il presidente del Consiglio ha elencato alla Camera alcune misure urgenti da realizzare per contenere il virus, non ha spiegato perché non sono state realizzate finora, e ha richiamato un generico spirito di unità dopo averlo ignorato durante nove mesi di guida solitaria del Paese e di autoritarismo sanitario”. Lo afferma Osvaldo Napoli, deputato di Fi. “Conte – prosegue – ha riconosciuto che la didattica si può svolgere solo a distanza, e dunque ha ammesso che il miliardo speso per acquistare banchi con le rotelle sono stati soldi buttati dalla finestra. Ora che si prepara a chiudere scuole e uffici pubblici, scopre che la capienza massima dei mezzi pubblici non deve superare il 50%. Comodo, così: tutti chiusi a casa e i mezzi pubblici da insufficienti diventano sufficienti. Conte non ha cambiato spartito sull’emergenza sanitaria: nulla ha detto sull’avvio dei tamponi a domicilio; nulla sulle assunzioni di personale sanitario in deroga, cioè senza concorsi; nulla sul reperimento di strutture sanitarie o sull’ampliamento di quelle esistente per fronteggiare un’ulteriore impennata della pandemia. Quella proposta da Conte è una gestione ordinaria del presente, senza una previsione e una prevenzione del futuro. Cioè senza le risorse del Mes, le sole che potrebbero davvero cambiare il quadro fosco in cui è immerso il Paese”.