Un progetto di 3 anni, dal 2022 al 2024, che vedrà i centri sparsi per l’Italia collaborare per dare respiro al genere, icentri attraverso il dialogo con il territorio daranno voce ai nuovi talenti ponendo l’accento sui vari linguaggi musicali e artistici è l’inizio di un percorso importante, in cui si darà ai giovani la libertà di dar vita a nuove forme di arte.
Quello che i centri offrono è la fiducia agli artisti con luoghi, tempi e supporto per la libertà di espressione e le associazioni che hanno ottenuto il finanziamento FUS daranno agli artisti jazz la possibilità di crescere e dialogare con le altre arti per permettere la multidisciplinarietà.
A Pescara con il Centro Adriatico di Produzione Musica Ets, che ha proposto un piano triennale sull’innovazione dei linguaggi musicali, con particolare attenzione al jazz, alla musica contemporanea e popolare, d’autore e di qualità verranno programmati grandi e medi organici (da 12 a 30 elementi) ma anche gruppi più piccoli, per colmare le carenze a livello territoriale di orchestre di musica jazz; si prevede anche un ricambio generazionale, con attenzione ai giovani under35 dei conservatori, nel rispetto del “gender balance” impiegando un’alta percentuale di musiciste donne.
Al Nord con il progetto presentato da Rest-Art di Novara, la nascita del Centro di Produzione Musica WeStart intende sviluppare musiche da far circolare in Italia e in Europa, sostenere progetti creativi, dialogare con il pubblico e porre l’attenzione alle pluralità culturali, facendo confluire musica e danza



