NATALE. CANALIS (PD): «IL PRESEPE NON SI IMPONE. NON LO SI USI COME SIMBOLO IDENTITARIO, SI GUARDI AL VALORE SPIRITUALE»

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«Dopo il Crocifisso ora tocca al Presepe. Le tradizioni fanno parte dell’identità di un popolo ma il Presepe, per chi è credente, non è solo un elemento decorativo: è la rappresentazione dell’Incarnazione, uno dei fondamenti della fede cristiana»: lo dichiara la consigliera regionale Monica CANALIS, commentando l’iniziativa assunta dall’assessore Elena Chiorino. «A Natale fa piacere entrare nelle scuole e vedere il Presepe, perché ci ricorda il significato più profondo della festività natalizia ma imporlo ne fa svanire il messaggio d’amore e lo riduce a una questione culturale, quando invece ha un significato spirituale. Il Presepe non si impone. I simboli religiosi non si usano per propaganda politica. Così facendo si offendono i credenti».
«Deve essere lasciata libertà alle scuole e agli insegnanti in base alla sensibilità dei singoli territori e della popolazione scolastica – aggiunge Monica CANALIS -Persino alcune scuole paritarie convenzionate si sono lamentate della direttiva contenuta nella lettera di Chiorino. L’assessore invece di assumere iniziative fuori luogo, si occupi di garantire gli stanziamenti e la sicurezza delle strutture scolastiche, comprese quelle paritarie. Questo è il suo compito, non quello di imporre alle scuole in che modo celebrare il Natale».

Monica CANALIS
Consigliera Regionale Partito Democratico