Navigando tra le baie nascoste del Sud della Sardegna

0
4

Quando il mare sussurra i suoi segreti, a bordo della goletta Milmar, da Aquadulci (CA) verso tesori marini accessibili solo a chi si affida al respiro delle onde

Esiste un momento magico, all’alba, quando il mare sardo si risveglia dal suo sonno notturno e le prime luci dell’aurora dipingono d’oro le acque cristalline. È in questi istanti sospesi tra sogno e realtà che Aquadulci, in località Spartivento, a Chia (CA) si trasforma nella porta d’accesso a un mondo sommerso di meraviglie, dove ogni onda porta con sé il racconto di baie segrete che solo il mare conosce.

È a bordo della goletta Milmar, un’elegante signora del mare di ventidue metri tutta in legno, che si svelano i tesori che la terraferma custodisce gelosamente. Si parte dal porto di Marina di Teulada, per un viaggio lungo la costa sud-ovest tra spiagge e paesaggi raggiungibili esclusivamente via mare.

E così, si ammirano dune di sabbia bianca che si perdono all’orizzonte, il mare brillante che invita a lasciarsi cullare, si scorgono splendide baie e insenature nascoste, con il privilegio di trovarsi nei punti più spettacolari del litorale.

Non mancano soste in insenature riparate dal vento, dove concedersi bagni ristoratori in acque dalle infinite sfumature del blu. Ma anche pranzi a base di prodotti locali, con pasta fresca insaporita dal pescato del giorno.

Tra un ormeggio e l’altro, la Milmar diventa un salotto galleggiante dove nascono conversazioni autentiche con il comandante e l’equipaggio, tra aneddoti marini e racconti della tradizione sarda. Uno dei momenti più emozionanti del viaggio è l’avvicinamento a Capo Teulada, dove le imponenti pareti granitiche si ergono dal mare con una maestosità che toglie il fiato.

Questo promontorio, testimone silenzioso di secoli di storia, offre uno spettacolo geologico unico. Il viaggio di ritorno verso Teulada riserva ulteriori sorprese. Cala Zafferano, con la trasparenza incredibile del suo mare, si rivela in tutta la sua bellezza, mentre le calette incontrate durante la mattinata assumono tonalità completamente diverse sotto la luce dorata del pomeriggio.

Questo gioco di luci e colori trasforma ogni baia in un quadro in continuo cambiamento. Tornare a Aquadulci dopo questa giornata di navigazione significa ritrovare il comfort e l’accoglienza necessari per elaborare le emozioni vissute.

Ma la bellezza di soggiornare qui non si limita alle escursioni in barca: la struttura si trova in una posizione privilegiata che permette di esplorare a piedi o comunque via terra alcune delle spiagge più belle della Sardegna.

Una passeggiata mattutina o serale lungo la riva condurrà alla scoperta di calette nascoste come Cala del Morto, raggiungibile superando le rocce della spiaggia di Campana, o il suggestivo Porticciolo con la sua baia a semicerchio perfetto.

Per i più avventurosi, una breve camminata verso l’isolotto di Su Cordolinu per scoprire i muretti di una vecchia villa di epoca Romana mentre i misteriosi resti di Bithia, l’antica città di origine fenicia si estendono ai piedi della torre aragonese di Chia.

Dall’altro lato, un sentiero tra dune e macchia mediterranea conduce alla spettacolare Cala Cipolla, una mezzaluna di sabbia chiara abbracciata da promontori granitici che formano una piscina naturale. Da qui, una breve passeggiata serale al faro di Capo Spartivento regala panorami mozzafiato sulle scogliere a picco sul mare. Avventure marine a esplorazioni terrestri si alternano a Aquadulci, nell’anima più autentica della Sardegna.