Negazionismo e ignoranza, da dove non te lo aspetteresti

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Enrico Mentana e Paolo Mieli, il primo di madre ebrea, il secondo di padre ebreo, a Piazzapulita, si sono ostinatamente, rasentando il ridicolo, rifiutati di accettare che il popolo palestinese sta subendo un genocidio da parte di Israele.

Entrambi sono finiti in un vicolo cieco quando hanno tentato, inutilmente, di dimostrare che il numero dei morti non sarebbe sufficiente per dimostrare il genocidio.

Paolo Mieli, messo alle strette dal Prof. Montanari, diceva che accetterà il genocidio quando “… io ti dico che ci sarà un momento in cui riconoscerò il genocidio quando come negli altri genocidi del 900 si potrà misurare eeeh, che sono appunto il genocidio degli ebrei erano nove milioni e sette eeeh sei milioni sono stati tolti”.

Montanari, giustamente, chiedeva quanti ne devono morire, secondo lui, per accettare che si tratti di genocidio.

“Come tutti i genocidi del 900”, la risposta che non ha alcun senso e non si ritrova nelle leggi che regolano il reato di Genocidio.

Corrado Formilli gli ricordava che, il Genocidio di Srebrenica, è stato riconosciuto con 8.000 morti bosniaci. A Gaza, i morti palestinesi, sono oltre 60.000.

Allora, messo alle strette, si chiedeva: “Ma perché è così importante arroccarsi su una parola”.

In egual misura, e cocciutaggine, Enrico Mentana, nella puntata precedente, negava che si tratti di genocidio perché, secondo lui, quella parola fu ideata solo per il popolo ebreo.

“Io non vedo un genocidio anche nelle immagini terribili vedo una popolazione che sta lì”.

Secondo Mentana, come per Mieli, dire che è genocidio non cambierebbe nulla, eppure lo negano.

Questi due comportamenti, che sono tipici tra coloro che sposano la causa non solo sionista, ma di tutti gli ebrei e di Israele, confermano la ferrea volontà di considerare il “genocidio” solo per gli ebrei. Ora, diffuse le notizie secondo cui, il genocidio fu riconosciuto per Srebrenica, in Ruanda e in Cambogia. per i Rom e Sinti, in Namibia, e per altre popolazioni, messi alle strette, sostengono che, comunque, non avrebbe alcuna importanza.

A Piazzapulita hanno fatto vedere solo una parte della normativa sul genocidio che non spiega e non fa capire nulla di questo reato.

E’ invece di estrema importanza riconoscere che Israele commette genocidio, crimini di guerra e pulizia etnica nei confronti dei palestinesi stando alle norme del diritto internazionale e dalle leggi italiane.

Affinché tutti possano capire con la propria testa è importante andare a leggere le norme di riferimento.

Per comodità le elencherò e sintetizzerò, ma chiunque le potrà ritrovare integralmente in rete.

Preciso che, il termine genocidio non fu utilizzato a Norimberga per lo sterminio degli ebrei, ma Olocausto. Il termine fu ideato dal giurista polacco Raphael Lemkin nel suo libro Axis Rule in Occupied Europe (1944).

Genocidio secondo la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio adottata all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.