Negli anni 2000, i villaggi turistici erano pieni

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Negli anni 2000, i villaggi turistici e tante destinazioni vacanziere in Italia erano pieni proprio perché molti italiani avevano un potere d’acquisto più solido e la stabilità economica era maggiore. L’introduzione dell’euro e i cambiamenti economici globali hanno portato a un aumento dei prezzi e a una stagnazione o diminuzione dei salari reali per molte persone.Questo ha creato una situazione in cui, oggi, per tante famiglie italiane una vacanza in villaggio turistico o anche una semplice vacanza sono diventate un lusso sempre più difficile da permettersi.

In più, c’è stata una crescita di forme di lavoro precario, contratti a termine, e un aumento dei costi fissi (affitti, bollette, tasse) che hanno ulteriormente compresso il potere di spesa.

Se un turista spende e un italiano no, alla radice il problema non è tanto il costo della vacanza in sé, ma la povertà o la mancanza di reddito disponibile degli italiani. Certo, se i prezzi sono altissimi, è difficile anche per chi ha un reddito medio permettersi certe spese

ma spesso è proprio la condizione economica generale, la precarietà, il costo della vita, la stagnazione dei salari, che limita la capacità di spesa delle persone. Quindi il nodo vero è la distribuzione della ricchezza e la qualità del lavoro se le persone hanno stipendi bassi o insicuri, aumentano le disuguaglianze e diventa sempre più difficile partecipare a esperienze normali come una vacanza