Negli Stati Uniti gli utili aziendali continuano a crescere

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Siamo nel cuore del periodo in cui le aziende statunitensi (e anche quelle europee) pubblicano i dati relativi al secondo trimestre; ha pubblicato il 50% delle aziende che compongono l’S&P500 e l’importanza dei nomi che hanno già rilasciato i dati impone un primo sguardo d’insieme

In aggregato il corporate America sta mostrando uno stato di salute che è migliore delle aspettative e questo costituisce un buon segnale per il futuro. Le sorprese positive sono state alimentate soprattutto dal fatto che gli utili non hanno smesso di crescere nonostante alcuni indicatori macro, in primis il livello dei tassi di interesse, potessero essere di freno al business delle aziende. Invece il recupero dei fatturati e una sostanziale tenuta dei margini ha fatto da collante consegnando anche una discreta crescita degli utili.

In Europa invece il quadro è più statico. Più che di tenuta dobbiamo parlare di discesa degli utili aziendali. A dire il vero i numeri che abbiamo a disposizione sono ancora limitati (circa il 40% solo delle aziende dell’indice ha pubblicato i risultati) per cui forse è ancora prematuro trarre delle conclusioni.

È in ogni caso inevitabile registrare che la situazione europea è un po’ più difficile di quella statunitense, o quanto meno ha una maggior dispersione: a settori in grande forma come il settore delle utilities e degli industriali fanno da contraltare, ad esempio, le materie di base dove si registrano cali vistosi di utili e fatturato. Nel complesso la reportistica aziendale su entrambe le sponde dell’Atlantico sta emergendo migliore delle aspettative, con una buona tenuta negli Stati Uniti e una situazione più in chiaroscuro in Europa, ma tanto basta per fornire ulteriore combustibile al fuoco dei mercati.