Nei primi otto mesi del 2024 i morti sul lavoro sono stati 680

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in crescita rispetto allo scorso anno: una strage continua e silenziosa. In questa Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro il nostro pensiero va a donne e uomini che sono usciti per andare al lavoro e non sono più tornati, ai loro cari che li hanno persi nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi.

Non servono norme improvvisate, di pura facciata, ma interventi seri e ben programmati, che garantiscano più prevenzione, da un lato, e rispondano al bisogno di giustizia per le famiglie delle vittime, dall’altro. In Parlamento ci sono le nostre proposte di legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro e per istituire una Procura nazionale del lavoro. Al Governo diciamo: discutiamone senza pregiudizi.

La sicurezza sul lavoro non deve avere colore politico, ma deve essere una battaglia da condurre tutti insieme. Noi ci siamo.