Si mise in spalla una sacca di jeans cucita a mano e, con passo deciso, entrò nella storia
Senza mappa, senza attrezzatura moderna, senza folla a sostenerla, aveva con sé solo il suo coraggio, la sua determinazione e una volontà incrollabile di andare avanti.
Nata nel 1887 nella campagna dell’Ohio, Emma aveva cresciuto 11 figli e sopportato un matrimonio violento e abusivo. Quando i suoi figli furono cresciuti e le ferite iniziarono a rimarginarsi, prese una decisione straordinaria: percorrere, da sola, l’intero Sentiero degli Appalachi — 3.490 chilometri a piedi.
Il suo viaggio fu durissimo. Affrontò creste affilate, piogge torrenziali, orsi neri e pendenze ripide, dalla Georgia fino al Maine. Guidata dall’istinto, dormiva all’aperto e contava sulla generosità degli sconosciuti.
Alcuni giorni, sopravvisse mangiando solo qualche tarassaco e salsicce in scatola. Emma divenne la prima donna a percorrere in solitaria e in un’unica tratta l’intero Sentiero degli Appalachi.
Quando le chiesero perché lo avesse fatto, rispose semplicemente: «Perché ne avevo voglia.» E non si fermò lì: lo fece di nuovo nel 1960, e ancora nel 1963 — dimostrando che l’età non è un limite, ma un nuovo inizio.
Emma Gatewood fu molto più di un’escursionista. Fu una madre, una sopravvissuta, una pioniera.
Il suo coraggio ha tracciato un sentiero nella natura e nella storia, ispirando tutti coloro che osano sognare oltre i propri limiti. Il suo spirito risuona ancora oggi tra le foglie degli Appalachi e nei cuori di chi cammina sulle sue orme.


