Nel 1980 sul Corriere della Sera, Oriana Fallaci condusse una lunga intervista con Enrico Berlinguer

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Verso la fine della conversazione, la Fallaci ricordò al segretario del Pci la risposta data da Tito alla domanda su cosa sarebbe diventato se fosse vissuto negli Stati Uniti, “Sicuramente sarei stato un miliardario” era stata la risposta del Maresciallo jugoslavo.
La domanda a Berlinguer era stata: “E
Lei che cosa sarebbe diventato in America?”
La risposta di Berlinguer era stata questa.
“Un miliardario certamente no. Anzitutto, perché ritengo immorale essere miliardari, poi perché non ho mai desiderato diventare ricco. Mai. Capisco lo spirito in cui Tito pronunciò quella battuta ma, lo stesso inorridisco all’idea che avrei potuto diventare miliardario ed escludo che quello sarebbe stato il mio destino”.
L’ultima domanda della Fallaci fu questa:
“Onorevole Berlinguer non ricordo dove Marx ha scritto che la più alta virtù dell’uomo è il dubbio. Ma il dubbio non la sfiora mai?”
E questa la sua risposta.
“Certamente. Il dubbio nel senso del pensiero moderno, occidentale, critico, che incominciò nel Cinquecento con Galileo e Bacone. Il dubbio che bisogna avere per sottoporre a verifica continua le proprie convinzioni. Bisogna sempre ragionare col dubbio. Ma il dubbio che mi possa condurre a non essere più comunista, quello no. Finora non mi ha mai colto e io spero che non mi colga mai”.
E di rimando Oriana Fallaci: “Certo, se questo fosse avvenuto o stesse per avvenire, non lo direbbe a me”.
E Berlinguer: “Ma lo direi a me stesso”.
Perché stamane vi ripropongo questo scambio?
Decidete voi il motivo, ma vedrete che un motivo c’è.