Nel maggio del ’69 esce in edicola il 1° numero di: “Alan Ford”

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ideato da Max Bunker (Luciano Secchi), con i disegni di Magnus (Roberto Raviola), a cui subentra poi, soprattutto, Paolo Piffarerio. Alan Ford fa parte di un gruppo di scalcinati agenti segreti conosciuti con la sigla del tritolo: T.N.T.; affrontano vari criminali, collaborando con le forze di polizia e con la “sicurezza nazionale”.
La loro base è un negozio di fiori, cui manca quasi sempre la “materia prima”. Il capo è il “Numero Uno”, costretto su una sedia a rotelle e con un’età mai indicata, ma molto elevata; è “parsimonioso” e guida il gruppo con severità. Suo vice è la “Cariatide”, che trascorre il tempo sonnecchiando.
Il più furbo è il Conte Oliver, un nobile inglese che si è specializzato in “prelievi” di denaro. Bob Rock è sempre arrabbiato con tutti, molto suscettibile per via della sua bassa statura e del suo naso “prominente”. Grunf è l’inventore, fa quel che può con i miseri mezzi a disposizione, e si occupa del “Numero 1“.
Geremia pensa al negozio e ai propri innumerevoli dolori. Alan è il più onesto nonché il più “bello”, abbastanza timido, soprattutto con le donne, è pieno di buona volontà.
La mascotte è il cane Cirano, un bracco italiano che mordicchia qui e là; poi c’è Squitty, la cavia della Cariatide, e il pappagallo Clodoveo, un indisponente pennuto che bisticcia con tutti.
Tra i nemici ricordo: Superciuk, che ruba ai poveri per dare ai ricchi; Margot, la bella super-spia; Mr. Tromb fissato con il far saltare il mondo; Arsenico Lupon, specializzato in camuffamenti e furti; Wurdalak, un terribile vampiro; Baby Kate, un fantasma a capo di una banda di fantasmi fuorilegge; e Gommaflex, il bandito capace di assumere qualsiasi sembianza, nato nella serie tv.