“NEL NUOVO PARLAMENTO L’ITALIA ALL’ESTERO AVRÀ BISOGNO DI UNA VOCE ANCORA PIÙ FORTE”

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Abbiamo intervistato Laura Garavini, parlamentare del gruppo Italia viva e Azione che rappresenta il terzo polo di Calenda nella circoscrizione estero Europa: fiscalità, pensioni, digitalizzazione dei servizi consolari e conseguenze negative del taglio numerico di deputati e senatori al centro del colloquio

L’Italia all’estero rappresenta, con i suoi quasi 6 milioni di nostri connazionali iscritti nei registri anagrafici AIRE – in pratica raddoppiati nel corso degli ultimi dieci anni – una sorta di ventunesima regione diffusa tra tutti i Continenti del globo. In un tale contesto, gli effetti della “riforma” che riduce il numero di deputati e senatori da 945 a 600, avrà conseguenze sfavorevoli anche sulla rappresentanza dei nostri Connazionali oltre frontiera, i quali spesso assumono la funzione di promotori spontanei del made in Italy nel mondo, oltre a innescare un turismo di ritorno n Belpaese.

Problemi di cui è pienamente consapevole l’onorevole Laura Garavini, parlamentare uscente di Italia viva e Azione che si ripresenta al responso degli Italiani aventi diritto nella circoscrizione estero Europa al fine di riottenere la loro fiducia e di portare a pieno completamento le battaglie e le iniziative avviate durante il primo Governo Renzi e l’attuale governo Draghi.

“Mi dispiace constatare che altre liste, che si presentano nelle circoscrizioni estere, propongano candidati poco o non adeguatamente radicati negli Stati di residenza dei nostri Connazionali AIRE, con la conseguenza che, ove eletti, non saranno in condizione di rappresentare una comunità molto vasta e significativa pressoché raddoppiata nei numeri nel corso dell’ultimo decennio. Per questo motivo è ancora più importante, in forza dei ridotti numeri della rappresentanza derivanti da una riforma costituzionale sbagliata oltre che irrilevante dal punto di vista della riduzione dei costi della politica, scegliere liste e candidature espressione autentica e radicata delle nostre comunità estere”.

Laura Garavini ricorda le principali azioni intraprese nel corso delle ultime due legislature: dalla riduzione dell’aliquota IMU sulle abitazioni localizzate in Italia e detenute in proprietà dagli Italiani AIRE – “l’avevamo già abolita durante il governo Renzi, poi un ricorso europeo l’ha reintrodotta ma adesso con una mia proposta è stata ridotta e nella prossima legislatura punteremo a rafforzare ed estendere questa agevolazione” – al ricongiungimento delle carriere contributive – tra Italia e Stato estero di nuova residenza degli Italiani – fino alla digitalizzazione dei servizi consolari.

Su quest’ultimo punto l’onorevole Garavini è determinata: “I residenti AIRE hanno diritto a poter beneficiare delle stesse semplificazioni fruibili in Italia attraverso la cittadinanza digitale.

La pandemia verificatasi nel corso degli ultimi due anni ha rallentato le procedure di rafforzamento delle risorse umane e organizzative dei servizi consolari, ma quest’ultimo è un passaggio inevitabile e doveroso, poiché non è più pensabile che per reperire un documento o un atto amministrativo anagrafico di diritto italiano occorra fare ogni volta rientro in Italia, delegare terzi e compilare procedure cartacee. Il potenziamento tecnologico dei consolati, per farne a tutti gli effetti uno sportello di assoluta centralità e in grado di offrire in formato elettronico sicuro la generalità di atti e documenti di diritto italiano, è un percorso avviato da Renzi, proseguito dall’attuale ministro Colao e da ultimare con successo nel corso della prossima legislatura”.

Modernizzazioni che andranno a valorizzare e sostenere il lavoro meritorio delle attuali forze lavoro impiegate in strutture diplomatico consolari come quella d’Italia in Albania, impegnate a fare conoscere ai soggetti AIRE, agli studenti e alle famiglie Italo Albanesi i servizi già attualmente fruibili.

Parimenti importante il completamento delle intese sulle pensioni, con il riconoscimento di tutti i giorni contributivi lavorati sia in Italia che all’estero: “Il governo Draghi ha ben lavorato per sbloccare situazioni che erano in stallo come quella tra Italia e Albania, e adesso occorre accelerare sulla ratifica e definitiva entrata in vigore degli accordi tecnici più di recente siglati, che riguardano altresì un numero crescente di lavoratori italiani emigrati oltre Adriatico e che hanno diritto di vedere riunificate le proprie carriere previdenziali. Sarà l’altro mio impegno prioritario a favore delle comunità connazionali residenti nei Paesi della circoscrizione Europa dove mancano ancora i trattati di reciprocità”, conclude Garavini.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI