Nella sua informativa al Senato il Presidente Draghi ha toccato diversi punti importanti

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Innanzitutto la condanna all’attacco russo e la totale vicinanza al popolo ucraino

La risposta che il Governo italiano intende mettere in campo, in risposta alle immagini a cui assistiamo (“che ci riportano ai giorni più bui della storia europea”) sarà in linea con gli altri Paesi europei, su tutti Francia e Germania, in coordinamento con i nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi.

Assolutamente positivo è il passaggio che il Premier ha dedicato alle conseguenze economiche che i cittadini italiani potrebbero essere costretti a subire. Bisogna essere chiari: è necessario mettere in campo tutte gli strumenti possibili perché alla crisi pandemica non si aggiunta la crisi del settore energetico. Su questo punto, l’impegno assunto in Aula dal Premier per calmierare ulteriormente il prezzo dell’energia, va nella direzione giusta.

Avremo tempo e modo, come Parlamento, di avviare una discussione seria sulla necessità, pure sollevata dal Premier, di “procedere spediti sul fronte della diversificazione, per superare quanto prima la nostra vulnerabilità” soprattutto “nella direzione di un maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili, anche e soprattutto con una maggiore semplificazione delle procedure per l’installazione degli impianti”.
Ciò che più conta, ora, è che in Parlamento tutte le forze politiche siano unite, a sostegno del Governo, perché – come ha concluso Draghi – “per restare uniti con l’Ucraina e con i nostri alleati dobbiamo prima di tutto restare uniti fra noi”, affinché questa situazione sia gestita nel miglior modo possibile. Con l’auspicio, essenziale, che si faccia di tutto per evitare una pericolosa escalation e si ponga fine quanto prima a questo inutile spargimento di sangue.

Eugenio Comincini