NO ALLA GUERRA! NON IN NOSTRO NOME!

0
8

Da oltre un anno ormai il Parlamento, caposaldo della nostra democrazia, è stato svilito del suo ruolo.

Ma con l’intervento di Draghi sull’Ucraina di oggi si è toccato il fondo. Dopo settimane in cui il Governo ha portato avanti azioni bellicistiche senza ascoltare né i cittadini né i loro rappresentanti in Aula, il Premier si degna di riferire, ma senza possibilità di risposta, menchemeno di proporre risoluzioni di indirizzo parlamentare. Forse gli andrebbe ricordato che dovrebbe essere il Parlamento a dettare la linea al governo e non viceversa.
Basta ipocrisia, si parla tanto di pace, ma anche oggi il discorso del Premier ha dimostrato sostegno incondizionato al riarmo e nei fatti anche tutti i partiti di maggioranza seguono a testa bassa.
Noi di ManifestA ci siamo opposte apertamente dentro e fuori l’Aula, con gli amici di Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista e demA – Democrazia e Autonomia, per ribadire il nostro NO a tutto questo!
Stop alla guerra, stop alle armi, Sì alla pace!