Fonti dei vertici M5s smentiscono infatti che nel corso del Consiglio nazionale si sia parlato della questione del vincolo del secondo mandato e di eventuali deroghe. Grillo collegandosi alla riunione avrebbe solo fatto un saluto ed annunciato che verrà oggi. Il tema dei mandati, viene ancora precisato, non è stato toccato neppure nel prosieguo dei lavori e “non è tema in agenda”.
Ma nel Movimento di questo si parla anche perché lo stesso Conte una decina di giorni fa aveva anticipato che “entro fine giugno ci sarà il voto degli iscritti sul secondo mandato”.
Grillo intanto è atteso a Roma, dove incontrerà i parlamentari del Movimento, divisi per commissioni di appartenenza.
Rimessi i panni del “grande saggio” starà al fondatore del Movimento decidere se dire la sua sulla delicatissima questione del tetto ai mandati e, soprattutto, su quella delle eventuali deroghe per i “meritevoli”. Una partita cruciale per il M5s alle prese con la scissione dei “dimaiani” di Ipf e con alcuni eletti ancora in bilico. “Penso che alla fine il vincolo cadrà.
Riusciranno anche a convincere Beppe Grillo che l’ultimo principio portante del M5s dovrà venir meno, grazie alle deroghe per gli amici. Sarà la giravolta finale. Comunque sono fatti loro, che non ci riguardano e non interessano agli italiani che hanno altre priorità”, azzarda Primo Di Nicola, capogruppo designato al Senato di Insieme per il futuro.



