Non è stato un errore. È stato un insabbiamento di Stato

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Altro che “errore procedurale”, altro che “non sapevamo”. Ora è scritto nero su bianco: il ministro Nordio sapeva fin dal primo momento che il generale libico Almasri, accusato di crimini contro l’umanità, stupri, torture, omicidi, era stato arrestato a Torino.

Eppure lo hanno lasciato volare via, indisturbato, su un Falcon di Stato diretto in Libia. Con gli onori. Con il silenzio complice di chi doveva difendere la giustizia e invece ha difeso un criminale. Meloni, Nordio, Piantedosi: hanno costruito un castello di bugie, versioni contraddittorie, colpe scaricate sui giudici, supercazzole a ripetizione. Hanno provato a sviare, a manipolare, a confondere. Questo governo ha scelto di proteggere un torturatore

. Ora basta. La regista di questo film horror, Giorgia Meloni, venga in Aula e dica una volta per tutte la verità. E Nordio, ministro della giustizia che ha calpestato la giustizia, vada a casa. Subito.