Non più donne, uomini o bambini

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Tutti erano uguale a tutti, restava solo un numero tatuato sulla pelle, un marchio che era solo l’affronto permanente dello sprezzo della vita umana.
Non si può riavvolgere il nastro della storia, ma si può coltivare il giardino della memoria. Ricordare gli orrori del nazismo, la folle lucidità che ha portato allo sterminio degli ebrei, è un dovere morale e sociale, soprattutto ora che le testimonianze dirette diventano più rare. Ognuno di noi può essere sentinella del ricordo e della memoria, portare avanti il messaggio di chi è sopravvissuto, affinché nulla del genere possa accadere.
Mai più.