Non si ferma l’attacco ai mari e alle coste italiane 

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Il mare e le coste italiane sono ancora sotto scacco di cemento illegale, inquinamento e maladepurazione, pesca di frodo

A raccontarlo i nuovi dati di Mare Monstrum che fotografano un aumento del +3,2%dei reati ambientali rispetto all’anno precedente. In pratica una media di 8,7 infrazioni per ogni km di costa, una ogni 115 metri. 

A farla da padrone è il ciclo illegale del cemento (dalle occupazioni di demanio marittimo alle cave illegali, dagli illeciti negli appalti per opere pubbliche fino all’abusivismo edilizio) che rappresenta da solo il 52,9% dei reati.