Viviamo in un mondo in cui tutti hanno il diritto di esprimersi, soprattutto sui social. Kyrgios si è espresso molto bene riguardo all’intero caso di Sinner e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi.
Abbiamo visto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono stati sospesi per non essersi nemmeno sottoposti ai controlli antidoping e per non aver comunicato la loro reperibilità e alcuni giocatori di ranking inferiore che aspettano la risoluzione del loro caso da più di un anno. Non metto in discussione se la sostanza proibita sia stata assunta intenzionalmente o meno. Credo nello sport pulito, credo che il giocatore farà tutto il possibile per giocare in modo corretto.
Conosco Jannik da quando era molto giovane e non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere, ma mi sono sentito davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi da quando ha ricevuto quella notizia. Non è una bella immagine per il nostro sport”
Via livetennis.it/



