Si prospetta un calendario ricchissimo di eventi per il mese di novembre tra gli spazi di Casa degli Artisti di Milano: le manifestazioni in programma includono le discipline più disparate, per un panorama culturale variegato e rivolto a un vasto pubblico
L’avvio è, dal 7 al 10 novembre, con la quarta edizione di ARTINO FAAA – il Festival Annuale dell’Arte Applicata, per la prima volta con la preziosa aggiunta delle giornate aperte BE-FOLK!, sotto la direzione e il coordinamento di Irene Biolchini, curatrice e docente all’Accademia Albertina di Torino, e Mariavera Chiari, rappresentante di Casa degli Artisti e membro dell’associazione Nic (Nuove Imprese Culturali), con la collaborazione di Christian Gangitano, curatore dell’Associazione Atelier Spazio Xpò&Comunicarearte, e il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano.
Sin dalla sua ideazione, il festival ha lo scopo di mantenere vivo il dibattito sulle Arti Applicate, oltre che sulle nuove e più recenti ri-definizioni delle stesse, dando respiro al pensiero e alle opere di una selezione di artigiani: per tutti i quattro giorni della sua durata un nutrito programma, articolato in una sezione teorica, una espositiva e una parte pratica, consentirà al pubblico di assistere a interventi di esperti e toccare con mano i manufatti di diversi artisti e artigiani, integrando l’esperienza con workshop pratici e creativi.
Si prosegue quindi con Arimo, La Spoon River di Milano, la residenza dedicata alla poesia ideata e curata da Luca Mastrantonio, nella quale i ventuno poeti e poete selezionati, insieme al curatore, da Vivian Lamarque e Mattia Bosco, hanno creato un gruppo di lavoro con numerose occasioni di scambio e di incontri per produrre un’opera collettiva.
Durante la residenza non è mancato un dialogo a più livelli con la città di Milano, mescolando memoria e fantasia, individui e comunità, vivi e morti che è sfociato in “Presenti remoti” la prima antologia vivente dei morti di Milano: voci poetiche per dare corpo, suoni e immagini ai fantasmi della città, realizzando una Spoon River dadaista composta da testi, immagini e dispositivi che facciano vivere le poesie anche in assenza degli autori e in altri luoghi della città.
Le installazioni saranno visitabili per una settimana nell’atelier poetico di Casa degli Artisti a partire dalla serata del reading, martedì 12 novembre alle 18 e, in seguito, da mercoledì 13 a martedì 19 novembre; (mar-sab 12.30-19.00 – dom 12.30-17.00)
Dal 21 al 24 novembre, Casa degli Artisti partecipa poi alla Milano Music Week, uno dei principali eventi musicali europei, incentrato quest’anno sul tema “Il futuro è ora“: con il suo Atelier Musicale, propone un programma di concerti che esplora le nuove frontiere della musica e delle arti sonore, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e all’avanguardia.
Giovedì 21 novembre, ore 19:00, Matteo Gualeni, AkA Missing Ear, sound designer e batterista milanese, aprirà le porte del suo Open Studio presso Casa degli Artisti, offrendo al pubblico una serata di esplorazione sonora e visiva. Venerdì 22 novembre, a partire dalle ore 19:00, il palco ospiterà una speciale collaborazione con INRI Classic, dedicata all’esplorazione del futuro della musica strumentale.
La serata si aprirà con il Duo Imbesi Zangara, che proporrà un programma ricco e variegato, fondendo musica classica, crossover, composizioni originali e vibranti tanghi, in un’esperienza unica che culminerà con un magico finale: un’esibizione a quattro mani su una sola chitarra. A seguire, il pianista italo-persiano Kiann, direttamente da Vienna, offrirà una performance che unisce influenze neoclassiche a sonorità moderne e mediterranee.
Sabato 23 novembre, alle ore 19:00, Cesare Picco e Taketo Gohara, precursori nella scena italiana del binomio piano-elettronica, si esibiranno in Atelier Musicale per un appuntamento di grande poesia sonora dal titolo HAIKU, in cui, pianoforte ed elettronica verranno create in tempo reale.
Domenica 24 novembre, la giornata sarà dedicata all’avanguardia musicale dell’area mediterranea, in collaborazione con la direzione artistica della Milano Music Week. In mattinata, un talk dal titolo “Il suono delle radici: artisti-italo arabi in dialogo” esplorerà il contributo di artisti come Mahmood, Ghali e Malika Ayane nella scena musicale italiana contemporanea.
A seguire, il pianista e compositore Angelo Trabace, punto di riferimento della musica italiana contemporanea, renderà omaggio alla compositrice etiope Emahoy Tsegué-Maryam Guèbrou, interpretando le sue opere che fondono influenze proto-jazz, pop etiope e tradizione classica europea. L’evento sarà introdotto dalla Direttrice Artistica Nur Al Habash.
In contemporanea, il 23 e 24 novembre avrà luogo il Festival “Maestrale di Poesia e Canto, Lettura e Mimo”: un progetto culturale biennale che ha come obiettivo quello di sviluppare il legame intrinseco che muove arte, scienza e salute verso la ricerca del benessere.
Nello specifico, il progetto si propone di offrire al pubblico esperienze concrete di incrocio e interazione tra ricerca scientifica e produzione artistica contemporanea in ambito di espressione vocale e gestuale, mostrando come queste esperienze possono intervenire positivamente nei processi di cura della salute e inclusione sociale di soggetti critici per malattie oncologiche, disabilità fisiche o psicofisiche.
Il 22 novembre inoltre, alle 18.30 ci sarà la festa di apertura per la quarta edizione della Milano Drawing Week, a cura di Collezione Ramo e con il patrocinio del Comune di Milano, Assessorato alla Cultura, con l’opening della mostra Carta Rampante e Attrezzo Disegnante di Manuel Scano Larrazàbal e, a seguire, il live di Steasy, alla batteria, ed Enrico Bondi, al sintetizzatore modulare.
La mostra è uno degli eventi del percorso in 13 tappe dedicato al disegno, tra artisti contemporanei e maestri del secolo scorso che si snoderà attraverso la città di Milano: per nove giorni, dal 23 novembre all’1 dicembre, le opere su carta saranno protagoniste in una serie di mostre nei musei e nelle gallerie della rete urbana, a disposizione gratuita del pubblico.
L’obiettivo è quello di far dialogare il grande patrimonio storico artistico custodito dalla Collezione con le istanze che nutrono le ricerche attuali, offrendo ai visitatori anche l’occasione per approfondire un mezzo poco visibile che accomuna i creativi di ogni disciplina, capace di parlare con immediatezza agli occhi di tutti.


