Emerge dal primo bilancio della violenta ondata di maltempo di Coldiretti, che chiede di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone agricole colpite dalla furia del clima che ha danneggiato duramente i raccolti. A soffrire del violento cambiamento meteo sono state principalmente le coltivazioni di stagione, in un momento in cui è in corso la vendemmia e la raccolta di frutta e verdura estive ed in autunno inizierà quella delle olive. Quella del 2022, così, è la peggior estate del decennio con un drammatico aumento del +1300% fra bufere di vento, bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria con un impressionante impatto dei cambiamenti climatici che fra siccità e maltempo hanno già provocato vittime e oltre 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European severe weather database (Eswd).
In Piemonte – sottolinea la Coldiretti – grandine e vento si sono abbattuti nella zona di Baraggia (Biella), Bellinzago e Caltignaga in provincia di Novara, con danni sul riso, mentre in Emilia, nella zona di Parma, violentissime grandinate hanno colpito Bedonia e Fontanellato, e nel Modenese il forte vento ha fatto cadere a terra una parte consistente delle pere abate, con perdite fino al 50% in alcune aziende, e diversi capannoni scoperchiati. Anche in Romagna, nel Ferrarese, è iniziata la conta dei danni a pere, mais ed alcuni edifici, mentre la furia del nubifragio ha distrutto serre e coltivazioni di angurie e sfondato tetti.
In Toscana, nella zona di Massa Carrara – dice ancora la Coldiretti – sono stati colpiti vigneti con interi filari di grappoli distrutti, olive, pesche, pere e mele strappate e buttare a terra dalla furia della tempesta, disperse decine di famiglie di api, orti devastati, serre scoperchiate, tetti divelti e disagi per gli agriturismi con la stagione turistica in corso.



