Nulla sarà come prima

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Innanzitutto la più che evocata discesa in politica, da parte dell’ex “Pier Dudi”, oggi 56enne, va a sbattere palesemente con il “no” assoluto della primogenita sorella Marina alla smania di impelagarsi con la politica (ti ricordi come hanno massacrato di processi Papi?).

Ieri Pier Silvio ha cancellato il rampollo balbettante al guinzaglio dei tutors Confalonieri, Dell’Utri e Galliani e ha rimesso la chiesa (Berlusconi) al centro del villaggio (Italia) sistemando la sorellina al suo posto, a giocare tra le bambole.

Che un deciso cambiamento caratteriale si sia impossessato di Pier Silvio è stato esplicito quando ha fatto un’incursione bombarola sempre nel campo di Marina, demolendo la linea politica portata avanti dal cameriere di Lady Giorgia, con apposito tovagliolo bianco sul braccio, Antonio Tajani.

Fino a ieri, è sempre stata la Cavaliera a ricoprire un ruolo “politico” nella famiglia, interfacciandosi nel suo salottino meneghino con Gianni Letta e Antonio Tajani.

Un intervento con invasione di campo, tra l’altro, non concordato con Marina: la presidente di Fininvest non è stata per nulla messa al corrente dal fratellino sui contenuti politici della presentazione dei palinsesti di Biscione.

Una posizione che Pier Silvio ribadisce in un colloquio con “il Foglio”: “Forza Italia è un partito liberale e moderato, che guarda al centrodestra. Non è perché mia sorella Marina sostiene i diritti civili che ora Forza Italia cambia direzione […]”.

E poi marca ancora distanza dalla sorella che disse di sentirsi sui diritti civili “più vicina alla sinistra di buon senso”: “Marina è un ‘filino’ più progressista di me. Io penso che i diritti civili siano importanti, sì, vanno difesi e ampliati, ma penso pure che al momento non siano precisamente la priorità del paese.

Prima ci sono le pensioni, la sanità, le tasse da abbassare. Io questa proposta di Antonio Tajani sulla cittadinanza, per esempio, non l’ho capita. Non la condivido. Nel metodo e nel merito”.

Per poi ammettere tranquillamente al giornale diretto da Cerasa anche un differente approccio nei confronti di Giorgia Meloni: “Non è che io penso tutto quello che pensa mia sorella. Siamo d’accordo sul 90 per cento delle cose. Ma siamo anche due persone diverse, io mi sento un po’ più conservatore di lei. Penso che prima dei matrimoni omosessuali, che sono una cosa giusta, ci siano cose più urgenti che riguardano la totalità degli italiani non una minoranza […]”.

Davanti a tanta ostentata convinzione politica del fratello, non sono pochi, nei salotti della Milano che conta, a scommettere su un passo indietro di Marina dalla gestione “in remoto” di Forza Italia: d’altronde, la primogenita, fin dalla morte di Silvio Berlusconi, si è mostrata sempre più spesso indecisa sulle decisioni da prendere: da quanto tempo sta cogitando sul nome di un sostituto del suo presidente ciociaro di Forza Italia?

Ha ricevuto il potente direttore generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, voglioso di traslocare un milione e 600 iscritti da Fratelli d’Italia a Forza Italia, proponendo il nome del vispo presidente Ettore Prandini.

Marina ha chiesto lumi persino alla sondaggista Alessandra Ghisleri, per scovare da qualche parte un esponente del nord dotato di leadership.

Suo fratello, invece, mostrando un aspetto inedito del suo carattere, in passato timido e introverso rispetto alla politica e all’attività di governo, ha concionato su governo, partito e impegno politico, ben carico a pallettoni.

dagospia.com