Nello scontro tra Harvard e l’amministrazione di Donald Trump, interviene anche l’ex presidente Barack Obama, elogiando su X la ribellione dello storico ateneo di Cambridge contro le richieste della Casa Bianca (definite “direttiva incostituzionale” da Harvard) di riformare la governance dell’Università e delle politiche di assunzione e ammissione.
Obama, che ha studiato legge ad Harward ed è stato il primo afroamericano a dirigere la “Harvard Law Review”, esorta le altre università della “Ivy League” (il nome della conferenza atletica di cui fanno parte le otto università private, di ricerca, nel Nord-Est degli Stati Uniti, famose per essere tra le più rinomate al mondo, ndr.) a opporsi ai tentativi federali di “soffocare la libertà accademica” e scrive che la più antica università del Paese sta dando l’esempio ad altre istituzioni “respingendo un tentativo illegittimo e maldestro di soffocare la libertà accademica, e allo stesso tempo intraprendendo azioni concrete per garantire che tutti gli studenti di Harvard possano beneficiare di un ambiente di ricerca intellettuale, dibattito rigoroso e rispetto reciproco. Speriamo che altre istituzioni seguano l’esempio”.
Dopo che l’università di Cambridge (Massachusetts) si è formalmente opposta alle richieste dell’amministrazione, la Casa Bianca ha annunciato, per la precisione, il congelamento di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali e di 60 milioni di dollari in contratti pluriennali ad Harvard.



