Il dato, molto significativo in relazione alla struttura economica del tessuto aziendale albanese, è stato evidenziato dall’Associazione nazionale della microfinanza, per il tramite della sua Segretaria generale Brunilda Isaj, nel corso della riunione plenaria del Consiglio statale degli Investimenti riunito a Tirana
“Su agricoltura, turismo, lavorazioni conto terzi e piccolo commercio possiamo svolgere un ruolo importante negli ambiti dell’inclusione finanziaria e della lotta alla cosiddetta informalità, favorendo progetti di emersione dell’economia e del lavoro ai sensi delle più recenti strategie di Governo e banca centrale”

L’Associazione che riunisce gli enti e gli istituti della microfinanza albanese (le cosiddette istituzioni finanziarie non bancarie) ha partecipato alla sessione plenaria organizzata dal Consiglio nazionale per gli investimenti, nella seduta di fine anno convocata dal Ministro per l’economia onorevole Blendi Gonxha, per discutere il merito delle modalità di accesso delle MPMI ai finanziamenti, sia vigenti che ipotizzate.
In rappresentanza della categoria, e delle osservazioni che ne formano la piattaforma programmatica e propositiva, ha preso la parola la dottoressa Brunilda Isaj, Segretaria generale: “Il nostro settore finanzia ogni anno oltre 20.000 fra micro, piccole e medie aziende (MPMI), e alla fine del primo semestre del 2024 contavamo oltre 31.000 clienti attivi. La microfinanza si differenzia dal resto dei fornitori/erogatori di finanziamenti per le proprie condizioni di flessibilità, per i più bassi requisiti di garanzia prescritti e per l’elevata velocità di elaborazione e processamento dei prestiti oggetto di istanza”.
Gli indicatori di qualità del portafoglio dei fondi erogati dagli istituti iscritti all’associazione – ha proseguito la dottoressa Isaj – “mostrano tassi di ammortamento e rimborso comparabili e talvolta migliori di quelli che caratterizzano alcune banche, e ciò costituisce motivo di apprezzamento sia per la nostra clientela, sia per i soggetti pubblici preposti alla vigilanza della categoria della microfinanza”.

Tutto ciò premesso, la proposta alle varie Istituzioni, regolatrici e vigilanti, che mirano a migliorare e aumentare le possibilità di accesso ai finanziamenti per le MPMI, “consiste in almeno una terna di punti: includere la microfinanza nei programmi di supporto alla condivisione del rischio e di sovvenzione della garanzia sovrana, data l’ampia portata e l’elevato impatto in particolari ambiti come agricoltura, turismo, lavorazioni conto terzi e subfornitura; consentire di accedere ai dati pubblici per migliorare e automatizzare le pratiche di gestione del rischio; prevedere forme di sostegno agli sforzi della nostra categoria per migliorare l’alfabetizzazione finanziaria e le capacità imprenditoriali delle MPMI in Albania, mentre finora questo è stato realizzato con fondi e risorse proprie di chi gestisce la microfinanza”.
La Segretaria generale ha concluso l’intervento esprimendo gratitudine nei confronti presidenza e della segreteria del Consiglio nazionale degli investimenti, nella persona della dottoressa Diana Leka.



