Quelli a cui assistiamo da un mese esatto sono fatti gravissimi, accompagnati da immagini terrificanti e dati drammatici.
Solo un numero: dall’inizio di questa atroce invasione, le autorità di Kiev hanno contato 128 bambini uccisi.
Fermiamo questa scia di sangue e disperazione, all’Ucraina e a tutta Europa va restituita la pace.
In una fase così delicata, è necessario rafforzare l’alleanza Nato. Dobbiamo essere compatti come partner Ue e Nato nel continuare a condannare fermamente questa folle guerra di Putin.
Come Nato abbiamo detto no alla guerra, e anche oggi, come Italia, lo abbiamo ripetuto con il presidente Draghi al vertice di Bruxelles.
Abbiamo detto no anche alla No fly zone, perché non possiamo rischiare minimamente che si scateni la Terza guerra mondiale, sarebbe un disastro per tutti.
È la pace che vogliamo, e ogni azione diplomatica deve mirare a riportare stabilità in Ucraina e in Europa.
Alle armi russe noi rispondiamo con la diplomazia, unica via percorribile anche se più lunga. Ma lo ripeto: questa è l’unica strada possibile per ritrovare la pace.



