Olgiati (M5S): “Ora testa a PNR e problemi reali del paese”

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Come commenta le rielezione di Mattarella?

“Diciamo che è un misto di sensazioni quelle di oggi a seguito della conferma dello status quo. Era importante sicuramente mantenere una stabilità nel governo perché draghi è l’unica persona che possa tenere insieme una maggioranza così eterogenea come quella di oggi”.

Ossia?

“Quello che però avrei voluto era una figura nuova per il Quirinale. Il Presidente Mattarella ha portato a termine un settennato gestito in modo straordinario, tutto il Paese glielo riconosce. Ma credo che la politica doveva avere il coraggio e la volontà di scegliere il successore”.

Non siete riusciti a proporre un altro nome…

“Ci siamo andati vicinissimi, avevamo individuato diverse figure di livello altissimo ma come ahimè avete visto non è stato possibile trovare un accordo che mettesse insieme tutta l’anima maggioranza che sostiene il governo Draghi e questo era un requisito fondamentale per l’elezione del presidente e per la stabilità del governo stesso”.

Poi?

“Saltate tutte le opzioni che avevamo messo in campo per un nome super partes la possibilità era soltanto quella di chiedere al Presidente Mattarella uno sforzo per superare uno stallo che non era più sopportabile, ci sono problemi enormi da affrontare urgentissimamente e di tempo se ne era già perso troppo.

Un tentativo era giusto farlo quindi non concordo con chi dice che allora potevamo votare Mattarella al primo giorno e chiuderla subito. Purtroppo il cdx ci ha messo 4 giorni solo per decidere di sedersi al tavolo a discutere, ma poi abbiamo capito che non ci sarebbe stato modo di arrivare ad un accordo. Tutto questo genera sicuramente un po’ di delusione, ma questa delusione è compensata dalla certezza che abbiamo eletto un Presidente straordinario, una garanzia per l’Italia.

Ora torniamo a pensare ai cittadini ed ai problemi veri come la pandemia, la crisi energetica e delle materie prime, l’inflazione e la gestione del PNRR che sono le cose davvero importanti per le persone. C’è tantissimo lavoro da fare”.