Entra in vigore la legge che autorizza la posa di impianti per la generazione elettrica da energia solare applicata ai terreni erbosi adibiti all’esercizio della pastorizia e alla transumanze delle mandrie di bestiame: una risorsa in più per integrare i redditi rurali, prevenire lo spopolamento e rilanciare gli investimenti diffusi in zone di entroterra a elevato potenziale

Le aree rurali che assumono la fisionomia e le caratteristiche dei pascoli, in Albania, rappresentano una parte importante della più generale estensione fondiaria in agricoltura, di rilievo per l’allevamento e il movimento del bestiame e quindi per l’attività zootecnica nazionale. L’estensione del pascolo pubblico appare dominante arrivando fino a 340.000 ettari complessivi, mentre gli appezzamenti privati occupano fino a 80.000 ettari accertati ai sensi delle più recenti normative che hanno formalizzato i titoli di proprietà risolvendo una volta per tutte la stagione dei contenziosi dando certezze agli investitori rurali e, come si vedrà, a quelli energetici.
Pertanto, in base alle modifiche apportate alla legge sul “Fondo Pascoli”, entrate in vigore con la ratifica del Presidente della Repubblica e la successiva stampa in Gazzetta Ufficiale, sarà consentita la costruzione di impianti per la generazione di elettricità sia dalla fonte solare che da quella eolica. Le modifiche a questa legge sono state approvate dall’Assemblea dopo la richiesta della deputata del Partito socialista onorevole Edona Bilali, la quale ha dichiarato che “come molti Paesi dell’Unione Europea, così anche l’Albania è classificata tra le Nazioni che ottimizzano le proprie risorse consentendo attività di energia rinnovabile sulle aree erbose all’aperto destinate all’attività allevatoriale”.
Secondo queste modifiche, le superfici degli appezzamenti adibiti a pascolo del bestiame potranno essere utilizzate per lo sviluppo di attività sociali, sanitarie, sportive e turistiche e, appunto, per la produzione di energia rinnovabile.
Nella legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale si precisa che al fine di consentire l’esercizio delle attività legate alla produzione di energia rinnovabile nel fondo pascolo statale, saranno gli Enti locali, quindi i Comuni, a seguire le relative procedure di legge per la concessione il diritto d’uso.
Nel proporre questa iniziativa, l’onorevole Bilali ha affermato che la gestione del fondo dei pascoli in Albania, che comprende 506.288 ettari di cui il 60 per cento di proprietà statale, deve affrontare diverse sfide, la più importante delle quali è la frammentazione degli appezzamenti e dunque la loro ottimale economicità.
“Uno dei potenziali vantaggi dei territori rurali e montani è il loro utilizzo per l’energia rinnovabile attraverso i pannelli fotovoltaici. Dato che l’Albania ha a disposizione una notevole quantità di fondi destinati ai pascoli e ha come obiettivo l’aumento della quota di produzione di energia da fonti rinnovabili diversificate (e non soltanto idroelettriche), l’utilizzo dei pascoli sia per l’esercizio agricolo e zootecnico che per la generazione energetica, sarebbe uno scenario vantaggioso per tutti, per l’economia del Paese e per l’integrazione dei redditi agricoli tradizionali. L’utilizzo dei pannelli fotovoltaici fa parte degli sforzi per promuovere l’energia verde e per rivitalizzare gli spazi naturali senza stravolgerli e senza sottrarre suolo”, ha sottolineato la parlamentare socialista ed ex Ministro dell’industria del Governo Rama.
Secondo l’onorevole Bilali, con queste modifiche legislative sarà possibile il doppio utilizzo delle superfici dei pascoli, sia per l’esercizio allevatoriale che come fonte energetica verde rinnovabile e alternativa alla predominante risorsa idroelettrica: “I pannelli solari verranno installati a un’altezza di 5 metri dal piano campagna, in modo da consentirne il libero utilizzo per l’alimentazione del bestiame. Pratiche di successo di questo modo di utilizzare la superficie da pascolo provengono da Germania, Austria, Francia, Paesi Bassi e Italia, dove un tale sistema è applicato da anni”.



