Oltre la hit estiva: ERRE torna con “FUORI DI TESTA”

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Un viaggio emozionale tra le onde dell’anima

L’odissea emotiva di ERRE in “FUORI DI TESTA”: quando l’amore travolge e trasforma tra bellezza e malinconia

Ha debuttato nel 2022 con un inno per ogni ascoltatore che si sente un “Reietto”, dando prova della sua abilità espressiva e di un flow da fuoriclasse nell’album d’esordio “Riccardo”. Successivamente, nel 2023, ha sorpreso il pubblico con la provocatoria “Ave Maria” e ha aperto il 2024 con il suggestivo e malinconico romanticismo di “1, 100, 1000” (feat. Golden Ale), seguito dalla spensierata leggerezza di “Adriatica”. Ora, Erre torna con “Fuori di testa”, un brano che rappresenta la sua opera più ambiziosa e complessa.

La traccia nasce dall’esigenza artistica di Erre di non dover rilasciare necessariamente una hit estiva, ma di cercare qualcosa di più profondo. Da qui, la volontà di trasporre in musica un rapporto difficile che, nonostante tutto, lascia un segno indelebile facendo crescere e maturare entrambi i partner. Un amore estivo, sì, ma di quelli che ti mandano letteralmente “Fuori di testa”. Erre ha scritto il pezzo quest’estate ad Ibiza, tra gli scenari mozzafiato dell’incontaminata scogliera di Punta Galera, una delle spiagge più affascinanti d’Europa. Dopo un mojito ghiacciato, ha seguito la sua vena creativa, dando vita a quella che considera una delle sue release più intense e riflessive.

«Sarà che sopra quel banco non ci potevo stare, sarà che sono troppo stanco ma mai di sognare, sarà che a scuola ti deprimi se non tra i primi»: fin dai versi di apertura, che delineano la difficoltà di adattarsi e allinearsi alle aspettative sociali che rivestono gli individui dai primi passi nel cammino della vita, Erre cattura e racchiude in liriche la sensazione di alienazione e il desiderio di evadere, temi che molti ascoltatori possono riconoscere e sentire propri.

Proseguendo nel testo, l’artista descrive un amore che giunge inaspettato diventando istantaneamente travolgente e poi sei arrivata tu, bella e triste come Milano d’estate, d’estate, come senza parenti a Natale, come quando sei al mare e viene il temporale». Erre utilizza immagini di immediata evocazione e al contempo contrastanti per dipingere un quadro di bellezza e malinconia, di momenti preziosi e fugaci.

Milano d’estate diventa la perfetta metafora per descrivere simultaneamente solitudine e incanto struggente, un’istantanea di una città vuota, calda e desolata, carica di nostalgia.

Paragonare l’amore ad un temporale improvviso che si staglia sul mare, richiama l’idea di qualcosa di magnifico e devastante allo stesso tempo, un evento che ti sorprende e ti lascia senza parole. Erre riesce a condensare in poche righe tutta la complessità e l’intensità di un incontro che sconvolge la vita, rendendolo un’esperienza unica che trova eco e rifugio tra orecchie e cuore.

La copertina di “Fuori di testa” raffigura una rosa rossa, posata su un tavolo accanto a un telefono, con i petali che sembrano fluttuare nell’aria, rappresentando anche graficamente la fragilità e la bellezza di un amore che sconvolge e trasforma. La scelta dei colori, con il rosso intenso del fiore e i toni scuri dello sfondo, enfatizza l’intensità emotiva del brano. La cover invita l’ascoltatore a immergersi nelle emozioni raccontate da Erre, creando un collegamento visivo con le parole della canzone.

Biografia

Erre, all’anagrafe Riccardo Maglia, è un artista poliedrico nato a Piacenza. La sua carriera inizia nel mondo del design streetwear, dove sviluppa una forte attitudine per lo stile urban. Dopo un incidente automobilistico che lo segna profondamente, inizia a dedicarsi alla scrittura di brani, trovando nell’Hip-Hop un mezzo per esprimere la sua sofferenza e le sue emozioni. Nel 2022, pubblica il suo primo singolo, “Paranoia”, seguito dal debut EP intitolato “Riccardo”.

In questo progetto, brani come “Sirena” riflettono la sua lotta interiore e la sofferenza vissuta in quel periodo. La musica di Erre si distingue per la sua varietà di sonorità, come dimostrano pezzi come “Reietto” e “17 Freestyle”, che spaziano tra ritmi aggressivi e introspezioni personali quasi pop, mettendo in luce la versatilità dell’artista.