A mettere in discussione l’utilità dei prodotti-scudo aggiornati per contrastare Omicron 1, in sperimentazione presso diverse aziende farmaceutiche, è uno studio cinese diffuso sulla piattaforma pre-print ‘bioRxiv’.
Il lavoro – commenta su Twitter il cardiologo e scienziato americano Eric Topol, direttore e fondatore dello Scripps Research Translational Institute, docente di Medicina molecolare – offre “una prima valutazione della fuga immunitaria” di BA.2.12.1, sottovariante che sta complicando la lotta a Covid negli Usa, e delle Omicron 4 e 5 (BA.4 e BA.5) che in Sudafrica stanno alimentando i timori di una quinta ondata epidemica. “Rispetto a BA.2 – spiegano gli autori in un passaggio – BA.2.12.1, BA.4 e BA.5 mostrano una fuga immunitaria più forte dal plasma dei vaccinati con 3 dosi e, più sorprendentemente, dei convalescenti BA.1 vaccinati”.


