Arriva nel Paese delle Aquile un’innovazione digitale che consentirà ai cittadini di accedere ai dati del proprio conto corrente, oltre a condividerli e a disporre in piena sicurezza di pagamenti e operazioni da altre banche e istituti finanziari tramite fornitori di servizi certificati

A differenza del “banking” di tipo tradizionale, dove solo il cliente e la banca hanno accesso ai dati finanziari del primo, il sistema “open banking” consente ai clienti di condividere tali dati in modo sicuro con un altro fornitore di servizi per aumentare i vantaggi alla clientela derivanti da esperienze finanziarie innovative e diversificate. Questo significa che i correntisti potranno effettuare servizi di pagamento tramite altri istituti finanziari e non necessariamente solo tramite la banca dove hanno il conto.

Secondo l’annuncio della Banca centrale d’Albania, l’Open Banking è diventato realtà nel 2018-’19, quando è entrata in vigore la revisione della direttiva europea sui servizi di pagamento, a cui il Paese delle Aquile ha aderito come pioniere nella regione balcanica, grazie all’allineamento crescente agli standards europei.
Dopo un intenso lavoro di redazione, la direttiva è stata introdotta e recepita a livello ordinamentale attraverso la Legge 55/2020 “Sui servizi di pagamento”, con cui è stato regolamentato il concetto di prestatore di servizi dispositivi di ordini di pagamento, e di prestatore di servizi informativi sui conti (dei cosiddetti servizi terzi, quali soggetti portanti.
Il quadro normativo è stato ulteriormente integrato dal regolamento numero 29/2022 “Sull’autenticazione approfondita del cliente e sugli standard comuni, aperti e sicuri di comunicazione”, che prevede norme tecniche per la comunicazione aperta e sicura per la fornitura e l’utilizzo del servizio di pagamento tra i partecipanti ai servizi di pagamento.
La Banca centrale ha annunciato che il quadro giuridico e normativo ha aperto la strada e creato le basi per l’attuazione pratica dell’open banking in Albania. D’altro canto, i soggetti del mercato hanno adottato misure per rendere operativo questo concetto funzionale nella pratica.
Le banche hanno nel frattempo adeguato i propri sistemi informatici e si sono dotate di certificati qualificati per i sigilli elettronici, al fine di creare condizioni idonee per una comunicazione con i fornitori terzi al riparo da rischi di intrusioni o “hackeraggi”. Perciò sono stati eseguiti tutti i test necessari a garantire l’integrazione e il pieno funzionamento dei servizi secondo le norme di sicurezza vigenti nello spazio comunitario europeo.
In conclusione, pertanto, la Banca d’Albania ha dato approvazione alla prima licenza di open banking a beneficio della società di pagamenti elettronici Easypay di diritto albanese fondata e diretta dalla dottoressa Linda Shomo.
La Banca centrale ha sottolineato che “il Cittadino è al centro di questa iniziativa, per avere più opzioni per effettuare pagamenti e bonifici in modo semplice, veloce, economico. La Banca d’Albania incoraggia le richieste degli istituti finanziari di dotarsi della licenza per l’open banking al fine di creare maggiore valore aggiunto ai correntisti nella loro vita finanziaria quotidiana.
L’operatività dell’open banking è il primo essenziale passo per il funzionamento della finanza aperta, che consentirà la digitalizzazione dei prestiti, degli investimenti e di altri servizi finanziari per i clienti. Oltre ai benefici personali del consumatore, in un piano più ampio, questa innovazione porta molte agevolazioni sulla strada verso la formalizzazione dell’economia e l’inclusione ed educazione finanziaria. La Banca d’Albania rimarrà sempre promotrice di iniziative d’avanguardia e della promozione dell’innovazione per aumentare stabilmente il benessere della società albanese”.




