A Ilaria Salis deve essere riconosciuta la sua caparbietà nel seguire cause impossibili. E Dio non voglia che questi suoni come un complimento, perché spesso le cause impossibili sono quelle che non devono essere seguite, vuoi per giustizia vuoi per morale.
Ecco, da quando è stata liberata dalle prigioni di Budapest ed eletta all’Europarlamento, il tutto grazie alla compassionevole candidatura nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis ha spostato proprio quelle cause impossibili e ingiuste: la prima, per la quale è finita sin da subito sui tutti i quotidiani, è stata la difesa a spada tratta di chi occupa alloggi abusivamente, specialmente di chi, come lei, entra in alloggi popolari senza uscirne più e creandosi un bel debito di 90mila euro con l’Arera. Ottenendo, in tutto ciò, l’appoggio del suo fiero padre politico, Nicola Fratoianni, che ha spinto per la sua candidatura.
“Accusa pretestuosa”
Ma la Salis, accusata di girare per la capitale ungherese armata di manganello (a sua detta per legittima difesa) ad attaccare e aggredire militanti di estrema destra insieme a delle squadre specializzate, è andata oltre alla giustificazione delle occupazioni.
Perché il suo più grande insegnamento che lascerà ai posteri (speriamo soltanto ai suoi), “non sempre quel che è giusto è legale”, che tanto somiglia a un invito a infischiarsene della legge e della volontà delle maggioranze legittimamente elette, ha trovato a quanto pare un’altra chiara applicazione nella sua presa di posizione a favore di Mayssin Majidi, attivista curda iraniana di 28 anni accusata, in pratica, di essere una scafista. Mayssin è stata arrestata lo scorso gennaio dalla Guardia di Finanza, appunto, accusata di aver condotto un’imbarcazione che ha trasportato ben 77 migranti verso Crotone, nell’ultimo giorno del 2023. Il conducente del barchino è stato anche lui arrestato, a dimostrazione della fattualità dell’evento.
Ma per Ilaria Salis l’immigrazione degli scafisti sembra essere un’invenzione, l’attività degli scafisti inesistente e frutto della fantasia di quei fascisti al governo: secondo la Salis, infatti, Maysson Majidi sarebbe in carcere “come molte altre persone migranti, con l’accusa pretestuosa di scafismo, reato – ha detto su X, con tanto di condivisione del suo gruppo all’Europarlamento The Left – comunemente utilizzato per criminalizzare le migrazioni e distruggere il diritto d’asilo”.


