Ottobre nero del lavoro: 124 morti

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ll mese di ottobre appena passato è stato un mese nero per chi lavora in Italia

Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale di Bologna sulle morti sul lavoro, fondato e diretto da Carlo Soricelli, sono stati 124 i morti sui luoghi di lavoro (esclusi gli itinere), contro i 97 di ottobre 2024. Un aumento del 22% che riporta il Paese indietro di anni, in un bollettino che ormai sembra di guerra.

“Chi parla di cali o di stabilità mente sapendo di mentire”, denuncia Soricelli. “Una parte consistente di queste vittime non viene nemmeno conteggiata, perché non di competenza Inail”. Come l’ultimo caso, un poliziotto morto in servizio che “sparirà dalle statistiche” per via del diverso regime assicurativo delle Forze Armate.

Nei primi dieci mesi del 2025, le vittime sui luoghi di lavoro sono state 888, contro le 877 dello stesso periodo del 2024. Un aumento dell’1,2%, che sarebbe minimo se il 2024 non fosse già stato, come ricorda Soricelli, “l’anno più nefasto da quando ho aperto l’Osservatorio, il 1° gennaio 2008”.

Ma il bilancio reale è ancora più drammatico: 1.260 lavoratori morti al 31 ottobre, considerando anche gli incidenti in itinere e i decessi per karoshi, la parola giapponese che significa “morte per superlavoro”. Significa più di quattro morti al giorno, compresi sabati e domeniche.