Un’intera generazione di giovani palestinesi, oltre 800mila, hanno trascorso la loro intera vita in questa situazione, senza conoscere nient’altro.
Quindici anni duranti i quali non si intravede nessuna soluzione negoziata tra le parti, nonostante gli sforzi umanitari sostenuti dalla comunità internazionale e dalle Nazioni Unite, che fino ad oggi hanno stanziato 5,7 miliardi di dollari in aiuti.
“Siamo di fronte ad una crisi divenuta cronica” dice Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam per le emergenze umanitarie – In questo momento 7 persone su 10 a Gaza dipendono dagli aiuti umanitari per far fronte ai bisogni essenziali di ogni giorno. Il controllo di Israele sulla Striscia è pressoché totale – dice Pezzati – si spinge a livelli paradossali e punitivi nei confronti della popolazione.
Pensiamo alle regole sull’esportazione di pomodori, che di fatto impediscono ai produttori di vendere ciò che hanno coltivato”. L’ Oxfam, operativa da anni sui territori, ricorda che il 97% dell’acqua corrente non è potabile a Gaza e che la fornitura di elettricità è limitata a 12 ore al giorno.


