Pac CARRA (PD), “L’AGRICOLTURA CONFERMA LE NOSTRE PREOCCUPAZIONI: TAGLI DRAMMATICI PER LE AZIENDE LOMBARDE”

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“Dall’audizione di oggi usciamo con la conferma delle cose che già abbiamo avuto modo di apprendere dalle stesse associazioni e di affermare nelle sedi istituzionali: i tagli della Pac e l’istituzione di un fondo unico peseranno in modo drammatico sull’agricoltura lombarda e italiana.  Esattamente, la sforbiciata totale di 86 miliardi di euro ricadrà per 8 miliardi sull’Italia e per 1 miliardo sulla Lombardia. E con il fondo unico le regioni perderanno il loro importante ruolo”, lo dice Marco Carra, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VIII Commissione Agricoltura, a commento dell’audizione di questo pomeriggio delle associazioni di categoria.

Carra e il Gruppo regionale del Pd avevano chiesto l’incontro per discutere dei problemi che sta affrontando il mondo agricolo, dai tagli alla Pac ai dazi, agli accordi internazionali che necessitano di approfondimenti e correzioni.

“In materia di dazi è emerso il dato drammatico della perdita del 21% sulle esportazioni di agosto, rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda gli accordi internazionali e bilaterali, che rappresentano un’opportunità, questi devono garantire la reciprocità e non essere veicolo di concorrenza sleale.

Sono temi di carattere sovranazionale. Tuttavia, è importantissimo il ruolo che Regione Lombardia deve giocare in agricoltura e in tutto il settore agroalimentare.

In questo ambito daremo battaglia affinché l’agricoltura torni a essere centrale nelle politiche europee, cioè l’esatto contrario di quello che sta facendo la Commissione.

In proposito ribadiamo che la Commissione europea non è un soggetto neutro, al punto che bisogna avere il coraggio di dire che deve cambiare radicalmente posizione.

Il commissario italiano e vicepresidente della Commissione, Raffaele Fitto, non più tardi di qualche mese fa, ha sostenuto le scelte fatte sui tagli, avallato e difeso decisioni che oggi tutto il settore sta contestando”, conclude il dem.