Il sindaco Ianeselli: “Il Comune di Trento si unisce alle voci di coloro che chiedono il dialogo e la soluzione pacifica di ogni controversia”
Da questa sera nella sede comunale di palazzo Geremia sventola la bandiera arcobaleno. Si tratta di un gesto simbolico, adottato già da altre Amministrazioni pubbliche e da tanti privati cittadini, per chiedere la pace tra Russia e Ucraina.
Dopo il via libera da parte di Vladimir Putin al riconoscimento ufficiale delle regioni separatiste del Donbass come Stati indipendenti, la situazione già tesa di queste ultime settimane è precipitata. Tanto più che il presidente russo ha annunciato una presunta azione di “peacekeeping” che poi consiste nell’invio di truppe per “garantire la pace” nelle repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk. Per l’alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, tutta l’operazione rappresenta “una palese violazione del diritto internazionale, dell’integrità territoriale dell’Ucraina e degli accordi Minsk”.
“Con l’esposizione della bandiera della pace, il Comune di Trento si unisce alle voci di coloro che, condannando fermamente la guerra, chiedono che a prevalere siano il dialogo, la diplomazia e la soluzione pacifica di ogni controversia – spiega il sindaco Franco Ianeselli – Le guerre del secolo scorso ci hanno insegnato che non importa quanti interessi strategici o economici siano in ballo: nelle relazioni tra due Stati non esiste altra via che la pace. Su questa consapevolezza si fonda l’identità stessa dell’Europa, che negli ultimi cento anni da Leopoli a Verdun a Srebrenica ha già contato troppi cimiteri”.



