Paolo Crepet e lo stress dei giovani olimpionici: “la Biles ha messo in risalto nella maniera più eclatante tutto il marcio di questo sistema”

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Milano – Lo psichiatra, educatore e opinionista, Paolo Crepet, condanna le attuali competizioni nipponiche: “le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state il fallimento dello sport”e sulle pagine di MOW (mowmag.com), accusa i continui allenamenti, a cui sono sottoposti gli atleti professionisti nell’età della crescita adolescenziale: “lo stress a quei livelli lì c’è sempre stato, soprattutto in certi sport come la ginnastica che è massacrante. È tutta colpa degli allenatori e della competitività esasperata.” 

Al magazine lifestyle di AM Network, Paolo Crepet rimarca il concetto: “questi atleti sono come delle bestie da allevamento, dieci ore al giorno di allenamenti” e circa il caso della statunitense Simone Biles: “la Biles ha messo in risalto nella maniera più eclatante tutto il marcio di questo sistema”, sottolinea come il business prevalga sui valori di olimpiade sportiva: “questa ragazza l’hanno massacrata, fossi i genitori denuncerei tutto. Il sistema l’ha schiacciata. È inutile fare De Cubertin, capisco che dietro ci sono i soldi e un business incredibile, chi vince una medaglia poi ha inviti, sponsor, gran gala e tutte queste cose qua. Ecco perché la famiglia se ne sta zitta, pensa che attraverso i propri figli possono ricevere denaro. Il meccanismo è semplice.”
https://mowmag.com/sport/paolo-crepet-sul-caso-simone-biles-alle-olimpiadi-la-colpa-e-degli-allenatori-e-dei-genitori-sono-da-denuncia