Papa Francesco ha indetto una giornata di digiuno per la pace per domani 2 marzo giorno di inizio della Quaresima per il rito romano

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Mentre le bombe piovono sulle città ucraine facendo vittime civili,il mondo si interroga sul proprio futuro.Nubi burrascose si vedono all’orizzonte, Russia e Cina (ma non solo loro, ci sono altre nazioni in preda al bullismo), il riarmo delle Germania, la Nato che sta approntando sui confini russi delle repubbliche baltiche forze di difesa (?), crisi economica dovuta alla pandemia,forzature illiberali nei paesi cosiddetti democratici, masse di popolazione impoverite e moti irrazionali che si inseriscono vieppiù in popolazioni stanche di governi bugiardi e antidemocratici.

Cosa possiamo fare? Purtroppo pensare di risolvere tutto con le elezioni (saranno veramente l’anno prossimo?) in un paese come il nostro in cui la metà della popolazione non vota e l’altra metà non sa chi votare tra la miriade di partiti che non rappresentano che se stessi.

Questa guerra ci sta dicendo che solo avendo valori solidi ci si può salvare. Una volta si diceva Dio,patria e famiglia: sono valori così lontani dal nostro modo di pensare e di vivere? Se non ci poniamo domande sul nostro futuro saranno gli altri che ce lo imporranno. Forse un giornata di digiuno,in preghiera per un popolo che sta soffrendo dovrebbe porci una domanda fondamentale:solo l’odio,la vendetta e la guerra possono risolvere il problemi tra le nazioni? Le popolazioni vessate da regimi autoritari hanno il diritto di reagire? Purtroppo la violenza chiama la violenza,la vendetta richiede la vendetta in un circolo vizioso che non porta nulla di buono.Preghiamo con Papa Francesco perchè tacciano le armi e si risolvano i problemi tra le nazioni nel rispetto reciproco.

Erminio Brambilla
Presidente partito Unione Cattolica