Non restare seduti nelle nostre cecità“.
Così Papa Francesco durante la messa a conclusione della seconda sessione dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. “Una chiesa seduta, che quasi senza accorgersi si ritira dalla vita e confina se stessa ai margini della realtà, è una Chiesa che rischia di restare nella cecità e di accomodarsi nel proprio malessere” e di essere impreparata “ad affrontare le sfide della realtà, inadeguati nel saper rispondere alle tante questioni che gridano verso di noi”. Davanti “alle tante ferite che affliggono l’umanità, non possiamo restare seduti”.
“Non abbiamo bisogno di una Chiesa seduta e rinunciataria, ma di una Chiesa che raccoglie il grido del mondo e, voglio dirlo, forse qualcuno si scandalizza: una Chiesa che si sporca le mani per servire il Signore” ha aggiunto.
A concelebrare con il Pontefice quasi 390 tra cardinali, patriarchi, vescovi e sacerdoti, compresi i partecipanti al Sinodo. Col Baldacchino del Bernini disvelato dopo i restauri, al termine della messa sarà portata presso l’altare della Confessione la Cattedra di San Pietro, il trono ligneo simbolo del primato di Pietro, che rimarrà esposta al pubblico nella Basilica Vaticana fino al prossimo 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione.



