Seduto sulla sedia a rotelle, attraversa il viottolo che dal limite del prato lo porta più vicino ad un gruppo di pupazzi di peluche e a uno spazio senza nomi. Sono i nomi non scritti dei bambini mai nati.
Il Pontefice si ferma alcuni minuti, capo chino e mani giunte. Medita, prega, riflette in quello che viene chiamato Giardino degli Angeli, la parte del Cimitero Laurentino (il terzo di Roma, dopo il Verano e Prima Porta) dedicato a chi non mai nato.
Nel giorno in cui il mondo cattolico commemora la giornata dedicata ai propri cari morti papa Francesco sceglie questo luogo simbolico, restando in silenziosa preghiera.



