Papa Francesco: “Sogno una Chiesa in mezzo alla gente”

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L’augurio per il futuro è “la pace: la pace nella martoriata Ucraina e in tutti gli altri Paesi che soffrono l’orrore della guerra che è sempre una sconfitta per tutti”

Lo ha affermato Papa Francesco alla vigilia dei 10 anni del suo pontificato. “Una cosa che mi fa soffrire molto è la globalizzazione dell’indifferenza, girare la faccia dall’altra parte e dire e pensare che se non si facessero armi per un anno, finirebbe la fame”, ha aggiunto.

“Fermare le fabbriche di armi”

“La guerra è assurda e crudele – ha proseguito -. È un’azienda che non conosce crisi nemmeno durante la pandemia: la fabbrica delle armi. Lavorare per la pace significa non investire in queste fabbriche di morte. Mi fa soffrire pensare che se non si facessero armi per un anno, finirebbe la fame nel mondo perché quella delle armi è l’industria pi’ grande del Pianeta”.

“Sogno una Chiesa che stia in mezzo alla gente”

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, Francesco ha detto di sognare “una Chiesa senza clericalismo” e che “stia in mezzo alla gente”.

Il Papa ha quindi citato don Tonino Bello, ricordando la frase: “Noi siamo angeli con un’ala sola. Per volare, abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l’altra ala, necessaria per volare”.