Il Governo, incalzato sul caso Paragon oggi al question time alla Camera dei Deputati, aveva deciso di non rispondere in Aula, poi il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto a una domanda del deputato Davide Faraone capogruppo di Italia Viva. La vicenda è quella dello spionaggio effettuato con il software di un’azienda israeliana che ha colpito giornalisti e attivisti anche in Italia. La domanda ha riguardato la Polizia penitenziaria
“Nessuna persona è mai stata intercettata da strutture finanziate dal ministero della Giustizia nel 2024, e nessuna persona è mai stata intercettata dalla Polizia penitenziaria. Certa stampa e chi fa insinuazioni non vere, magari ne risponderà”, ha detto il Guardasigilli in Aula.
La replica di Faraone (Italia Viva) mette in luce le ambiguità del Governo: “Ieri ci avevate detto che non potevate rispondere perché c’è il segreto di Stato e lei oggi viene qui e spiattella tutto quello che era secretato… ma è incredibile, ma siamo nelle mani di nessuno, ma si rende conto? Non c’è nessun coordinamento, un ministro dice una cosa e un altro ministro dice l’opposto. Noi vogliamo vederci fino in fondo su questa vicenda, perché c’è di mezzo il Dap (Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria) e quindi le procure. Qui c’è una storia che va raccontata una volta per tutte: chi ha utilizzato Paragon e per quali finalità?”.



