Pariteticità per principio, presupposto fondamentale di questo percorso antropologico

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tratto da “L’ultima fila in alto”

Era probabile e infatti è stato inevitabilmente deciso, quale conseguenza dell’ultimo DPCM che ha assunto misure a contrastare l’emergenza Covid, stabilendo la “zona rossa” anche per la Regione Piemonte; e in conseguenza di tanto, la presentazione del primo libro dell’autore Gianluca Bordiga, “L’ultima fila in alto”, in un secondo momento prevista per il 28 novembre a Torino, presso Venaria reale, è stata posticipata fino a che non saranno ripristinate le condizioni di poter svolgere la significativa cerimonia in totale sicurezza ma anche nella ideale cornice di pubblico, caratteristica che merita la presentazione ufficiale di un’opera prima. Questo è il suo primo impegno letterario, dell’autore Gianluca Bordiga; in tal modo lui si presenta pubblicamente in veste di scrittore. L’ultima fila in alto è una narrazione suggestiva, che contiene anche tratti autobiografici, un racconto in scorrevole sintesi. Inizia dai drammatici accadimenti della famiglia paterna di Gianluca, 1925 e 1934, man mano porta il lettore dentro emozioni dal forte contrasto di gioia e strazio, accadute dalla metà degli anni ’50 alla sua famiglia d’origine. Più di metà libro ripercorre l’impegno pubblico suo, dell’autore, in difesa del territorio delle origini, fino ad arrivare all’attualità del percorso culturale unitario di valore antropologico messo in movimento dalla volontà dell’Associazione Amici della Terra Lago D’Idro Valle Sabbia, presieduta da Gianluca stesso, con la preziosa collaborazione di Legambiente Lombardia; l’impegno pubblico dell’autore, insieme a preziose affidabili tante altre persone, è in sostanza un processo culturale che è oggi arrivato a realizzare la realtà di una Federazione che unisce decine tra Associazioni, Comitati e Fondazioni operanti lungo l’intera asta fluviale dei 160 chilometri del Chiese, affrontando in tal modo insieme, con un documento d’intenti ed un codice etico, le gravissime problematiche ambientali del bacino del Chiese, generate dallo sfruttamento innaturale e speculativo, drammatica debolezza e contraddizione dell’uomo moderno. Lo Statuto della “Federazione delle Associazioni che amano il Fiume Chiese ed il suo Lago D’Idro” prevede un comitato esecutivo a coordinare cinque ruoli cardine: quello del Presidente, per il quale è stato eletto Gianluca Bordiga dell’area Lago D’Idro, quello del Vice Presidente, per il quale è stata eletta Antonella Busseni dell’area di Mezzane di Calvisano in pianura bresciana, quello del Segretario, per il quale è stato eletto Sergio Bottazzi dell’area di Asola in pianura mantovana, quello del Cassiere, per il quale è stato eletto Dino Zocchi dell’area di Storo in tratto Trentino, e quello del Consigliere addetto alla comunicazione, per il quale è stato eletto Luciano Gerlegni dell’area di Montichiari in pianura bresciana. I cinque ruoli principali così ripartiti, di fatto già osservano il principio della pariteticità, che è il presupposto fondamentale di questo percorso antropologico senza precedenti. Il libro quindi, “L’ultima fila in alto”, avrà la nuova data della presentazione appena sarà possibile pronunciarsi in questo senso con certezza; aspettiamo pertanto l’evolversi dell’attuale momento di storica limitazione degli spostamenti, in attesa che tutto questo termini, affinché ci si possa incontrare in serenità, salutandoci con un caldo abbraccio ed una forte stretta di mano, per apprezzare al meglio lo sforzo che richiede la scrittura di un libro che narra novantacinque anni di vita. E nel frattempo proseguiremo con le brevi e significative anticipazioni mediante questi articoli a cadenza settimanale.

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